Un viaggio per consolidare le relazioni istituzionali e proseguire con i progetti di cooperazione attivi sul territorio. Presente anche il Comune di Novi di Modena

 

Il 29 ottobre 2023 la delegazione dell'Emilia Romagna e della Toscana è arrivata al campo profughi saharawi a Tindouf in Algeria. Il viaggio nasce il 6 luglio a Bologna durante la Seconda Giornata Europea dei Patti di Amicizia con il popolo saharawi che ha riunito i comuni d'Italia che sostengono questa importante lotta per la difesa del diritto internazionale. Durante la permanenza si incontreranno le autorità istituzionali della RASD Repubblica Araba Sarahawi Democratica e alcuni enti internazionali che si occupano di rifugiati oltre a conoscere i progetti attivi delle due regioni.


Il gruppo è composto da: Caterina Lusuardi Presidente Rete Saharawi e Jaima Sahrawi, Nadia conti Vicepresidente Rete Saharawi e Presidente Città Visibili, Matteo Iori Presidente del Consiglio di Reggio Emilia, Alessandro Fracavallo Assessore Sport e Associazioni di Novi di Modena, De Martino Mery Consigliera Comunale di Bologna, Fatima Mahfud Rappresentante Polisario in Italia, Giancarlo Veneri Presidente Help for Children, Leo Rambaldi Presidente Ass. Elouali, Giordano Sternieri Consigliere Ass. Kabara Lagdaf, e da alcuni volontari delle rispettive associazioni.


La prima visita ufficiale del 29 ottobre con la governatrice della provincia di Boujdur Dih Chadad e i suoi collaboratori è stata preparata in una sala della ex scuola delle donne durante la Festa della cultura.
La governatrice ha ringraziato il lavoro della Rete Saharawi e per il progetto di accoglienza dei Piccoli Ambasciatori in Italia. Ha spiegato l'organizzazione amministrativa della provincia e che tutta l'azione politica riguarda la gestione dei servizi necessari a tutta la popolazione. Sollecita a una presa di posizione forte di tutta la comunità europea. E' poi intervenuto Matteo Iori che ha ricordato che Reggio Emilia ha ricevuto la Medaglia d'oro della Resistenza per la lotta di liberazione da una occupazione, così come oggi il popolo Saharawi continua la sua. L'incontro si è concluso con la visita alla ricostruzione delle storiche tende di peli di capra con le donne che chiacchieravano tra loro con il sottofondo del loro tipico canto.

 

 

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