I laboratori si terranno al Parco della Resistenza l’8 e il 15 giugno alle ore 21. Leggi il comunicato stampa.

 

“Il teatro è l’edificio più grande e di maggior pregio storico-artistico del Comune di Novi di Modena, è per la comunità novese qualcosa di più di una struttura da rigenerare: è uno spazio da trasformare in un nuovo polo aggregativo e creativo”, spiega il Sindaco di Novi di Modena Enrico Diacci “E’ un momento molto importante perché vogliamo dar vita ad un’esperienza collettiva, realizzando momenti di dialogo e confronto pubblico sulle visioni di recupero e provando a immaginare forme di gestione condivise e sostenibili. I cittadini (soprattutto i giovani) sono chiamati a dire la loro, partecipando agli incontri per immaginare insieme interventi e azioni per restituire dignità, storia, vitalità al teatro, cercando possibili contaminazioni tra spazio artistico, culturale e aggregativo”.

 

Entra nel vivo il percorso partecipativo “NOVI-TA’ a Teatro” lanciato dal comune di Novi di Modena con il finanziamento del Bando per la partecipazione 2020 della Regione Emilia-Romagna. Il progetto è un’esperienza collettiva di co-progettazione per il riuso del Teatro Sociale e per una rivisitazione della sua identità, che chiama a prender parte ad alcuni laboratori pubblici, di cui due imminenti, martedì 8 giugno e martedì 15 giugno.

Il percorso partecipativo è partito ufficialmente giovedì 11 febbraio 2021 e si sviluppa in tre fasi, per una durata totale di circa dieci mesi. La prima, durata due mesi circa, è stata preparatoria ed è servita a programmare le attività, coinvolgere i vari soggetti interessati e diffondere le informazioni sul percorso.

Ora siamo nella seconda fase, dove concretamente si apre il confronto pubblico e si chiameranno giovani, cittadini ed attori locali a formulare proposte e immaginare insieme le prime azioni sperimentali.

Dopo la pausa estiva si passerà alla definizione del quadro dei bisogni, delle proposte e delle priorità per il successivo intervento di recupero del Teatro. Tali indicazioni saranno riportate nel documento conclusivo dei risultati del percorso ossia il Documento di Proposta Partecipata.

Sarà questa la base su cui il comune si confronterà, nel momento in cui partirà con il recupero vero e proprio della struttura, la cui progettazione è stata affidata nel mese di aprile alla ditta "ApiùM2a Architets" di Venezia.

L'incarico alla ditta ammonta a € 29.404,45 sostenuti dall'importante contributo regionale dell’importo di € 5.800.000.

 

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