Un ostello per cicloturisti e altre opportunità

 

Si è da poco concluso l’incontro telematico dedicato alla presentazione e discussione di idee per favorire la pratica del cicloturismo sul territorio comunale. Tanti gli esperti che vi hanno preso parte: per l'Ente Parchi dell'Emilia Centrale l'Arch. Valerio Fioravanti, per la Coop. La Lumaca la Dott.ssa Giulia Baccolini , il Presidente Fiab Modena Eugenio Carretti, l'ing. Marco Passigato coordinatore del corso di perfezionamento dell'Università di Verona di "Esperto Promotore della mobilità ciclistica".

Cosa è emerso? Una cosa è chiara: il nostro territorio ha grandi possibilità da questo punto di vista. Occorre sfatare l’idea che la promozione del cicloturismo abbia senso solo all’interno di zone turistiche o di particolare pregio. Non è così. Ogni territorio, ovviamente in misura diversa, può avere le proprie peculiarità. La cosa importante è metterle in rete. Offrirle ai cicloturisti in forma organizzata, sinergica e di facile lettura. Inoltre, la presenza del fiume Secchia senza dimenticare tutto il sistema di canali che affiancano vigneti e campi, possono costituire interessanti vie per collegare i nodi di tale rete. Un progetto che avrà sicuramente un impatto positivo, convogliando cicloturisti nel territorio comunale, dal punto di vista del commercio e della promozione del nostro territorio fuori dai suoi confini.

 

“Per tali motivi abbiamo in animo di presentare, prossimamente alla cittadinanza, un nuovo progetto: la realizzazione di un ostello per cicloturisti a Rovereto” spiega Susanna Bacchelli Assessore all'Ambiente, all'Urbanistica e alle Politiche Giovanili”.  “L’idea potrebbe essere quella di utilizzare l’edificio ex-Arci in via IV Novembre. I fondi post sisma ci stanno dando l’opportunità di recuperare tanti edifici e ci impongono di essere creativi, di pensare a nuovi utilizzi e non solo al recupero di quelli che c’erano prima. Per tali motivi riteniamo interessante questa possibilità. Per la vicinanza al Secchia, quale importante cicliovia di transito e per promuovere l’economia locale, attraverso strategie a basso impatto ambientale. La struttura che immaginiamo sarà completamente automatizzata, senza bisogno di personale presente in loco e gestibile, dal punto di vista dell’accesso, tramite telefonino. Tale edificio, che presenta diverse stanze di modeste dimensioni, dalle prime analisi tecniche si presterebbe molto bene a tale nuovo utilizzo. Altra suggestione correlata a questo possibile intervento, è quella di dedicare metà del cortile della struttura ad un parcheggio biciclette. Questo per consentire, ai ragazzi che frequenteranno le scuole vicine e a quelli che prendono la corriera, di lasciare il proprio mezzo all’interno di un luogo attrezzato e sicuro; riducendo l’utilizzo dell’auto e migliorando la qualità dell’aria. Tali progetti, al momento, sono ancora in forma di bozza ma ci stiamo confrontando con altri comuni che hanno tali strutture, per acquisire tutte le informazioni necessarie per poterne ragionare successivamente con cittadini e associazioni”.

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