Logo "Fatti il centro tuo!"(10/08/2013)
È terminata la fase preliminare del percorso partecipativo "Fatti il centro tuo!" (112 i partecipanti) ...

 

Le giornate di ascolto sul territorio (aprile-giugno), i diversi focus group (scuole, negozianti, giovani, tecnici), le tre serate dedicate a ciascuna frazione (18,19,20), con la presentazione dell'elenco dei progetti pubblici, e la giornata aperta di esplorazione progettuale con la partecipazione dell'università di Firenze (29 giugno) hanno consentito sia l'emersione di bisogni ed aspettative che la definizione di una traccia per una visione comune (temi, criteri, obiettivi). I lavori riprenderanno a settembre con l'organizzazione di gruppi di lavoro dedicati ai diversi aspetti della ricostruzione, ma non solo.
Saranno potenziati gli strumenti di comunicazione: nuove pagine web dedicate al dialogo tra cittadini e Amministrazione comprensive della "(rin)tracciabilità" nelle decisioni dei contributi espressi dai cittadini (un riscontro su come le idee, le aspettative e i bisogni della comunità rientrano nelle scelte di governo del territorio.), pannelli informativi direttamente nelle piazze e aggiornati mensilmente, periodico aggiornamento dello stato di avanzamento della ricostruzione della città pubblica (bollettini informativi ogni quindici giorni). Proseguiranno inoltre le giornate di "ascolto" sul territorio (nel trimestre aprile-giugno 400 cittadini sono già stati incontrati) e lo sviluppo del confronto con i più giovani (sul piatto: il centro giovani e l'allestimento di un'area per feste e sagre).
Su questioni specifiche (es. la consultazione/ valutazione collettiva di un progetto) saranno indetti momenti di confronto con tecnici e progettisti. Inoltre, l'importante strumento della Commissione consiliare Ambiente e Territorio (composta da consiglieri di minoranza e maggioranza) sarà utilizzato con periodicità, in particolare sulle scelte urgenti e/o di carattere strategico.
La commissione si è già riunita il 25 luglio per discutere di alcune delle priorità più importanti:

  • destinazione ad appartamenti protetti e centro diurno dell'ex Casa Protetta di Novi
  • Terreno per costruzione nuova casa protetta

L'edificio della ex Casa protetta Rossi, gravemente danneggiato, sarà demolito (si tratta di un bene non vincolato).
Il nuovo edificio realizzato sull'area sarà destinato a centro diurno, abbinato a una quindicina di miniappartamenti per anziani, oltre ad uno spazio per le strutture dell'assistenza domiciliare. La scelta di inserire sul territorio tale servizio è orientata a potenziare l'assistenza verso quella componente anziana autosufficiente che ad oggi è poco coperta da servizi pubblici. Oltre a Novi, altri 6 comuni della bassa saranno dotati di simili strutture, intese come risorsa per la qualità della vita dell'anziano; in questo contesto il Centro Diurno integrato rappresenta una risposta qualificata alle necessità emergenti, permettendo all'anziano di rimanere nel proprio contesto di vita e alla sua famiglia di continuare ad essere vicina al proprio caro.
L'ASP Terre d'Argine è unico proprietario del complesso: redigerà il progetto ed effettuerà le scelte funzionali. La copertura finanziaria è ottenuta attraverso il rimborso dall'assicurazione, dalla solidarietà, copertura a saldo delle Regione.
Una nuova casa protetta sarà realizzata a Novi, nel terreno adiacente alla chiesa di Novi (20.000 mq), di proprietà dell' Istituto Diocesano. L'Amministrazione ha valutato diverse aree, presentando alla Commissione Consiliare Ambiente e Territorio nella seduta del 25 luglio i criteri di scelta:

  • in prossimità del centro e ben servita dalla viabilità
  • senza destinazione edificabile
  • in prosecuzione di area già urbanizzata

Il terreno sarà dunque acquistato dal Comune, mentre il progetto e la sua realizzazione saranno coordinate dell'ASP Terre d'Argine. Il progetto è di realizzare una struttura di 75 posti.
La nuova casa protetta rientra tra le opere prioritarie da realizzare in quanto diversi anziani del paese sono collocati in strutture fuori del Comune, con notevole disagio per le famiglie.
Le ipotesi valutate in commissione, saranno in seguito approfondite in accompagnamento alla progettazione

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